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Presentazione del corso

Profilo culturale e professionale

Il logopedista è un laureato delle professioni sanitarie dell’area della riabilitazione nei termini previsti del Decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica e tecnologica emanato il 02.04.2001, relativo alla “Determinazione delle classi di laurea universitarie delle professioni sanitarie”. Il laureato è un operatore sanitario cui competono le attribuzioni culturali e professionali previste dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 742 concernente il “Profilo professionale del logopedista”.

Il laureato, ai sensi della normativa vigente, è addetto alla prevenzione e al trattamento riabilitativo delle patologie del linguaggio e della comunicazione in età evolutiva, adulta e geriatrica. Gli obiettivi del progetto formativo nell’ordinamento didattico del Corso di Laurea in Logopedia devono risultare coerenti con quanto stabilito, in materia di attività e responsabilità professionale, dalla normativa vigente.

I laureati in Logopedia sono, ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, articolo 2, comma 1, operatori delle professioni sanitarie dell’area della riabilitazione che svolgono, con titolarità e autonomia professionale, nei confronti dei singoli individui e della collettività, attività dirette alla prevenzione, alla cura, alla riabilitazione e a procedure di valutazione funzionale in attuazione di quanto previsto nei regolamenti concernenti l’individuazione delle figure e dei relativi profili professionali definiti con decreto del Ministro della Sanità.

I laureati nella classe sono dotati di un’adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da consentire loro la migliore comprensione dei più rilevanti elementi che sono alla base dei processi patologici che si sviluppano in età evolutiva, adulta e geriatrica, sui quali si focalizza il loro intervento riabilitativo.

Devono inoltre saper utilizzare almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano, nell’ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.

 

Organizzazione didattica

Il corso prevede in totale 180 crediti, di cui 60 per attività di tirocinio professionalizzante (in tabella gli ambiti caratterizzanti come didattica formale e relativi crediti).

Le attività didattiche di tutti gli anni di corso hanno inizio durante la prima settimana di ottobre e sono organizzate in due semestri.

L’iscrizione a ciascuno degli anni di corso deve avvenire di norma entro il 1 ottobre salvo diversa disposizione da parte delle Segreterie studenti.

Prima dell’inizio dell’anno accademico e con almeno un mese di anticipo sulla data di inizio dei corsi, il Consiglio di Corso di Laurea approva il documento di Programmazione Didattica nel quale vengono definiti:

  • il piano degli studi del Corso di Laurea;

  • le sedi delle attività formative professionalizzanti e di tirocinio;

  • il calendario delle attività didattiche e degli appelli di esame;

  • i programmi dei singoli Corsi;

  • i compiti didattici attribuiti a Docenti e Tutori Professionali.

Ogni Corso Integrato, a cui contribuiscono uno o più Settori Scientifico Disciplinari, dà luogo a un unico esame di profitto individuale, la cui votazione è espressa in trentesimi. Le eventuali verifiche di profitto in itinere hanno valore ai fini dell’esame finale, purché sostenuto nel medesimo anno accademico. Il calendario delle prove in itinere, gli argomenti oggetto di verifica e le modalità con le quali l’esito della prova contribuirà al voto dell’esame vengono resi noti all’inizio del Corso integrato.

È ammesso all’esame finale del Corso integrato lo studente che ha ottenuto l’attestazione di frequenza alle lezioni di tutte le discipline e/o moduli che lo compongono.

Le strutture didattiche devono individuare e costruire il percorso formativo atto alla realizzazione della figura di laureato funzionale al profilo professionale individuato dal decreto del Ministero della Sanità. La struttura didattica individua a tal fine, mediante l’opportuna selezione degli ambiti disciplinari delle attività formative caratterizzanti, con particolare riguardo ai settori scientifico-disciplinari professionalizzanti, gli specifici percorsi formativi delle professioni sanitarie ricomprese della classe. In particolare, i laureati in Logopedia, in funzione del suddetto percorso formativo, devono raggiungere le competenze professionali di seguito indicate e specificate riguardo al singolo profilo identificato con provvedimento della competente autorità ministeriale. Il raggiungimento delle competenze professionali si attua attraverso una formazione teorica e pratica che include anche l’acquisizione di competenze comportamentali e che viene conseguita nel contesto lavorativo specifico, così da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata spendibilità nell’ambiente di lavoro. Particolare rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, riveste l’attività formativa pratica e di tirocinio clinico, svolta con la supervisione e la guida di tutor professionali appositamente assegnati.

 

Attività didattica integrativa e tirocinio

L’attività didattica integrativa e di tirocinio ha lo scopo di far conseguire competenze professionali rivolte all’individuazione, pianificazione, attuazione e valutazione dell’assistenza nell’ambito professionale.

Tali attività devono svolgersi attraverso forme di didattica a piccoli gruppi, sotto la responsabilità di un tutor, che deve avvalersi di personale qualificato per la guida dello studente allo scopo di favorire l’apprendimento di competenze intellettive, comunicative e gestuali necessarie al raggiungimento di una autonomia professionale, decisionale e operativa adeguata allo svolgimento delle funzioni e attività proprie del Logopedista.

Il tirocinio e l’attività didattica integrativa devono essere frequentati obbligatoriamente nei tempi e nei modi previsti all’inizio dell’anno accademico. Sono ammessi all’esame di tirocinio gli studenti che hanno frequentato regolarmente le esperienze pianificate e che hanno riportato tutte le valutazioni positive. Il recupero delle assenze viene programmato dal coordinatore teorico-pratico del Corso di Laurea, in modo tale da essere recuperato prima della valutazione finale del tirocinio; qualora il tirocinio non risultasse recuperato lo studente deve ripetere l’anno.

Il recupero degli standard formativi non raggiunti viene programmato prima dell’esame annuale di tirocinio, che deve essere sostenuto nel mese di luglio, sessione ordinaria nel mese di settembre, sessione di recupero. Nei casi in cui, per gravi motivi, non sia stato possibile recuperare tutte le assenze entro la data dell’esame di tirocinio, è ammesso all’esame anche lo studente che abbia riportato tutte le valutazioni positive e accumulato non più di 7 giorni di assenza. In caso di superamento dell’esame, permane l’obbligo da parte dello studente di recuperare le giornate di tirocinio secondo le modalità programmate dal coordinatore teorico-pratico del corso. È previsto l’esame di tirocinio nella sessione di febbraio solo per gli studenti del terzo anno che abbiano acquisito tutte le firme di frequenza.

La valutazione finale di tirocinio viene effettuata da una Commissione di almeno due membri, composta dal coordinatore teorico-pratico e di tirocinio del Corso e da un altro docente.

Non è ammesso alla frequenza del tirocinio dell’anno successivo lo studente che non superi positivamente l’esame finale entro la sessione di settembre.

Nel caso di interruzione della frequenza per oltre due anni accademici, il Consiglio di Corso di Laurea in Logopedia può prescrivere la ripetizione di tutto o parte del tirocinio già effettuato; la ripetizione del tirocinio è obbligatoria ove l’interruzione sia superiore a tre anni.

Le attività di tirocinio degli studenti sono finalizzate all’apprendimento di competenze specifiche e non possono, in nessun caso, rappresentare attività lavorativa.

 

Attività formative a scelta dello studente

Le attività proposte dal Corso di Laurea appartengono a tre tipologie diverse:

  • corsi di tipo seminariale;

  • attività pratiche e/o esperenziali;

  • corsi di lezione mutuati da altre Facoltà o Atenei.

Gli studenti che intendano aderire alle proposte approvate dal Consiglio di Corso di Laurea o intendano proporre al Consiglio attività non rientranti nel ventaglio fra quelle offerte dal Corso di Laurea, sono tenuti a farne richiesta entro il 15 settembre di ogni anno, indicando in questo ultimo caso il tipo di attività, la sede, il periodo di svolgimento e la durata, di apprendimento e di verifica, numero di crediti conseguiti.

La verifica del profitto delle attività è effettuata secondo le modalità previste dal Consiglio di Corso di Laurea.

 

Modalità di esame e prova finale

Per essere ammesso a sostenere la prova finale (esame di Laurea), lo studente deve aver regolarmente frequentato per il monte ore complessivo previsto i singoli corsi integrati, aver superato tutti gli esami di profitto previsti, aver effettuato, con positiva valutazione, tutti i tirocini formativi previsti, mediante certificazione. La prova finale si compone di: una prova pratica nel corso della quale lo studente deve dimostrare di avere acquisito le conoscenze e le abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico professionale e della redazione di un elaborato e sua dissertazione; questo deve essere elaborato e redatto in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore. La discussione dell’elaborato avverrà di fronte a una Commissione nominata dalla competente Autorità Accademica e composta a norma di legge, in ottemperanza del Regolamento didattico di Ateneo e dei Regolamenti didattici di Facoltà e di Corso di Laurea.

L’elaborato di natura teorico-applicativa viene discusso davanti alla Commissione, con un supporto informatico. Tale presentazione-dissertazione rappresenta il momento di verifica finale dell’acquisizione delle abilità di analisi, di pianificazione assistenziale, di comunicazione finalizzate all’assunzione di responsabilità e di autonomia professionale.

La prova finale è organizzata in due sessioni definite a livello nazionale, la prima, di norma, nel periodo ottobre-novembre e la seconda in marzo-aprile.

 

Possibili sbocchi professionali

I laureati della classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi, devono raggiungere le competenze previste dagli specifici profili professionali. In particolare, nell’ambito della professione sanitaria del logopedista, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 742 e successive modificazioni e integrazioni; ovvero svolgono la loro attività nella prevenzione e nel trattamento riabilitativo delle patologie del linguaggio e della comunicazione in età evolutiva, adulta e geriatrica. L’attività dei laureati in Logopedia è volta all’educazione e rieducazione di tutte le patologie che provocano disturbi della voce, della parola, del linguaggio orale e scritto e degli handicap comunicativi. Essi, in riferimento alla diagnosi e alla prescrizione del medico, nell’ambito delle loro competenze elaborano, anche in équipe multidisciplinare, il bilancio logopedico volto all’individuazione e al superamento del bisogno di salute del disabile; praticano autonomamente attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità comunicative e cognitive, utilizzando terapie logopediche di abilitazione e riabilitazione della comunicazione e del linguaggio, verbali e non verbali; propongono l’adozione di ausili, ne addestrano all’uso e ne verificano l’efficacia; svolgono attività di studio, didattica e consulenza professionale, nei servizi sanitari e in quelli dove si richiedono le loro competenze professionali; verificano le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata agli obiettivi di recupero funzionale; svolgono la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.

ULTIMO AGGIORNAMENTO

06.11.2024

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